#ioleggoperché un’ esperienza educativa di sensibilizzazione alla lettura
Anno scolastico 2018/19
#ioleggoperché, una proposta che convince poco i ragazzi che non amano leggere. Chiedere loro di farsi promotori del valore della lettura è come chiedere ad un influencer di orientare le scelte di un ampio pubblico con un prodotto di cui non possiede alcuna conoscenza. Puoi mai convincere qualcuno ad acquistare un libro per la tua scuola, se sei un lettore poco credibile? Leggere serve a sognare, leggere aiuta ad allargare i nostri orizzonti e a superare i nostri limiti, leggere aiuta ad arricchire il lessico e ad acquisire padronanza espressiva, leggere ci spinge verso l’ignoto e insegna ad affrontare le avventure e disavventure che ci aspettano nella vita, leggere aiuta a crescere: tutte queste frasi ripetute a scuola come un mantra possono risultare solo un mucchio di baggianate. Si doveva trovare un qualcosa che stuzzicasse la nostra curiosità in un luogo che immaginavamo privo di vivacità e monotono come le espressioni che di solito assumono le facce di chi legge: intervistare il pubblico delle librerie su gusti, prime letture, il tempo dedicato alla carta stampata. È stata sorprendente l’accoglienza del personale, utile per superare quel senso di estraneità, tensione e imbarazzo iniziale. L’inadeguatezza provata rispetto al livello culturale delle persone che approcciavamo, ha fatto comprendere a noi studenti che la diseguaglianza tra due interlocutori nasce dalla povertà lessicale, prima che sociale e che possedere una ricca conoscenza rende padroni del proprio pensiero e liberi. L’attenzione del mondo di #ioleggoperché è paragonabile a quella di una madre che nutre i propri figli, perciò leggere é un’attitudine che si apprende sin dalla nascita. Per non disperdere i frutti di questa esperienza, a scuola è nata un app per catalogare i libri della biblioteca scolastica che é anche un modo, come dice Aristotele, di costruire il sapere.