Ripartire dai libri non dopo il lungo lockdown (il periodo più cupo della pandemia) ma proprio durante il lockdown stesso.
Anno scolastico 2019/20
Il legame con i libri e con il rito settimanale della lettura in classe è stato ciò che ha permesso di portare un pò di normalità nell'anomalia del lockdown, superando lo shock di una separazione improvvisa ed imprevista, vissuta come uno strappo inspiegabile. Le letture hanno dato continuità non solo ad una pratica usuale e cara a tutta la classe ma anche al rapporto affettivo e al dialogo educativo tra gli alunni e la maestra.
Leggere un libro per loro, registrando una videolettura da condividere via email, era il modo migliore per dimostrargli vicinanza e continuità di rapporto. Alla prima lettura effettuata in asincrono per facilità di realizzazione, condivisione e fruizione, per la possibilità di rivederla e per mancanza di altri mezzi disponibili ne sono seguite tante altre, sollecitate dalla risposta entusiasta dei piccoli alunni che ne chiedevano sempre di nuove. Le discussioni di gruppo, impossibili a distanza, sono state sostituite da elaborazioni individuali (restituite via email) poi condivise nei successivi incontri online e in filmati-collage realizzati dalla maestra.
Inevitabile la partecipazione dei genitori di cui talvolta si intuisce la traccia nei lavori dei bambini ma ciò non sminuisce il loro impegno e non inficia il senso dell’esperienza che semmai si è arricchita di una nuova importante condivisione. E' stato un percorso importante, bello ed emozionante, per le restituzioni incredibili dei miei piccoli alunni, scaturite da semplici sollecitazioni ad esprimersi con ciò che avevano a disposizione in casa. I libri ci hanno permesso di divagare e al tempo stesso affrontare le emozioni di quel particolare periodo, di apprendere e crescere senza che venissero impartite lezioni, perchè quando c'è la qualità è sufficiente lasciar parlare i libri ed i bambini.
